Prima hanno “imposto” il cambio automatico a mezzo mondo e adesso proprio gli americani cominciano a metterlo da parte. L’argomento ha sempre diviso gli automobilisti ma la tendenza, da tempo, è quella dell’automatico su qualunque modello, dalle citycar alle grandi familiari.
Ora, invece, ancora dagli StatiUniti, arriva il dietro front. Le percentuali raccolte dal sito Edmunds mostrano un inedito e improvviso innamoramento degli automobilisti statunitensi nei confronti del cambio manuale, opzione che sembrava avessero dimenticato in favore delle più comode automobili a due pedali.
I CAMBI MANUALI COSTANO MENO E RENDONO DI PIÙ
Nel primo trimestre di quest’anno, infatti, il 6.5% delle nuove vetture è stato ordinato con trasmissione manuale, valore nettamente superiore rispetto al 3.8% del 2011, al 3.9% del 2010, al 4.4% del 2009, al 3.7 del 2008 ed al misero 2.9% del 2007. Sempre il sito Edmunds ricorda che solo il 19% delle 2.360 automobili presenti oggi a listino è disponibile con trasmissione manuale, valore inferiore sia in termini relativi (29%) che assoluti (2.391) rispetto ai dati registrati nel 2007.
Le ragioni di questo cambiamento? Le elenca Usa Today: il prezzo di un’auto con cambio manuale è inferiore, le prestazioni maggiori e maggiore è diventata anche la facilità d’utilizzo rispetto ai vecchi manuali, oltre all’inedito aspetto delle abitudini.
Quest’ultima statistica è particolarmente interessante, visto che gli acquirenti di vetture a tre pedali sono più propensi nel ripetere la scelta. In tempi di crisi anche le vecchie, sane abitudini vanno prese sul serio…
