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Task Killer/ Manager Android: serve? Secondo voi?

Come chiudere applicazioni Android con un Task Killer in automatico. Servono questo genere di app sul telefono?

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L’uso di Task Killer o Task Manager su dispositivi Android è stato un argomento di discussione per molto tempo. Ecco una panoramica sui pro e contro dell’uso di questi strumenti e alcune considerazioni su quando potrebbe essere utile o non necessario utilizzarli.

Cosa sono i Task Killer / Task Manager?

  • Task Killer: Applicazioni che terminano forzatamente altre app in esecuzione per liberare memoria e risorse.
  • Task Manager: Applicazioni che forniscono una panoramica delle app in esecuzione e consentono di gestirle (terminarle, monitorare il consumo di risorse, ecc.).

Pro dell’uso di Task Killer / Task Manager

  1. Liberare memoria RAM: Possono aiutare a liberare memoria RAM chiudendo le app in background.
  2. Gestire le risorse: Possono fornire un modo per monitorare quali app stanno consumando molte risorse e chiuderle se necessario.
  3. Risolvere problemi temporanei: Possono essere utili per risolvere problemi temporanei, come un’app che si blocca o non risponde.

Contro dell’uso di Task Killer / Task Manager

  1. Interferenza con il sistema operativo: Android è progettato per gestire automaticamente la memoria e le risorse. Terminare forzatamente le app può interferire con questo processo e causare instabilità.
  2. Consumo di batteria: Chiudere e riaprire frequentemente le app può effettivamente consumare più batteria rispetto a lasciarle in background.
  3. Riapertura automatica delle app: Molte app si riaprono automaticamente dopo essere state chiuse, rendendo inutile il lavoro del task killer.
  4. Prestazioni peggiori: L’uso di task killer può a volte peggiorare le prestazioni complessive del sistema invece di migliorarle.

Android moderno e gestione delle risorse

Le versioni moderne di Android (a partire da Android 6.0 Marshmallow) includono funzionalità avanzate di gestione della batteria e delle risorse come Doze e App Standby, che riducono automaticamente l’attività delle app in background per migliorare le prestazioni e la durata della batteria. Android è progettato per gestire la memoria e le risorse in modo efficiente senza la necessità di interventi esterni.

Quando potrebbe essere utile un Task Manager

  1. Monitoraggio: Se desideri monitorare quali app stanno consumando molte risorse o causano problemi, un task manager può essere utile.
  2. Terminazione di app problematiche: Se un’app si blocca o non risponde, un task manager può aiutarti a terminare l’app senza dover riavviare il dispositivo.

Considerazioni finali

In generale, l’uso di task killer non è consigliato per la gestione quotidiana del tuo dispositivo Android, poiché Android è già molto efficiente nella gestione delle risorse. Tuttavia, un task manager può essere utile per monitorare le prestazioni del sistema e risolvere problemi specifici. Se ritieni che il tuo dispositivo stia rallentando, potrebbe essere più efficace cercare altre soluzioni, come disinstallare app inutilizzate, liberare spazio di archiviazione, o fare un reset di fabbrica, piuttosto che fare affidamento sui task killer.

Per chi volesse provare un Task Killer per testare come funzionano vi segnalo dove poter trovare la sezione sul Play Store.

Matteo Hsia